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"Physique e moral" nei primi scritti di F.P. Maine de Biran

Chiara Cotifava Marozzi

"Physique e moral" nei primi scritti di F.P. Maine de Biran

Edizione a stampa

29,50

Pagine: 224

ISBN: 9788820444860

Edizione: 1a edizione 1986

Codice editore: 870.8

Disponibilità: Nulla

La coppia linguistica "physiquemoral" che compare nei "primi scritti di Maine de Biran segnala il progetto di fondare una "science de l'homme" che non separi i modi mentali dai modi corporei, ma li studi nelle loro relazioni reciproche.

Nell'intento di analizzare il significato che questa tematica assume agli inizi della riflessione biraniana, questo saggio chiarisce anzitutto il valore semantico della coppia "physique-moral", la cui funzione è d'esprimere la dualità fenomenica dell'essere umano, all'insegna di un agnosticismo scientifico (ereditato da Rousseau e Bonnet), grazie al quale Biran, se rifiuta il dualismo ontologico di anima e corpo, non sopprime però la specificità psicologica della vita mentale.

Viene poi valutato il ruolo della ricerca sui rapporti di "physique" e "moral" nell'incontro di Maine de Biran con la psicologia del suo tempo che, se gli sembra trascuri i riflessi del corpo sulla vita mentale, gli pare pure sospetta poiché confonde "physique" e "moral", subordinando alle impressioni sensibili l'attività che si manifesta nelle operazioni mentali.

Il volume riesamina infine la definizione dei concetti di "physique" e "moral" dopo l'incontro di Maine de Biran coi pensiero di Destutt de Tracy e P. Cabanis, incontro che, come lo aiuta a mostrare l'ambiguità del concetto di sensazione, così lo aiuta a discriminare all'interno dei modi affettivi quelli che rimandano geneticamente alla corporeità e quelli che accompagnano l'esercizio dell'attività volontaria e che perciò sono in parte sottratti alla totale passività a cui soggiacciono i primi.

Chiara Cotifava Marozzi (Mantova, 1951 ) è ricercatrice presso l'istituto di filosofia della Facoltà di magistero dell'Università di Parma. Si è interessata prevalentemente del pensiero di Maine de Biran, in particolare delle sue riflessioni sui rapporti tra psicologia e fisiologia. Ha in preparazione uno studio sul concetto di immaginazione in Maine de Biran.

Introduzione
1. Una questione linguistica: "physique", "moral" nelle note del Cahier biraniano
1. Il problema della felicità
2. Due coppie linguistiche a confronto: "áme-corps"; "moral-physique"
3. L'agnosticismo del Cahier
4. La "science de l'homme"
5. Il fenomenismo dell'indagine sui rapporti di "physique" e "moral"
6. Due aree di significato: "Ame-Moral", "Corps-Physique"
Note
2. La ricerca dei rapporti di "physique" e "moral" nel Cabier biraniano
1. Sul piano del metodo
2. "Bonheur", "Physique-Moral": il rimando reciproco delle loro tematiche
3. Com'è posto il problema dei rapporti di "physique" e "moral"
4. Un concetto ampliato di "physique"
5. Il problema della libertà tra influenze ambientali e influenze corporee
6. "Physique-moral" fra "morale sensitive" e psicologia
6.1. Quando prevale il tema della felicità
6.2. Quando prevale l'indagine sui rapporti fra l'attività dell'intelletto e la sensibilità
7. Il valore del dato immediato della coscienza
8. Una nota sulla dipendenza delle disposizioni intellettuali e morali dalle disposizioni del corpo
Note
3. Il nesso di "physique" e "moral" tra "correspondance" e "intéraction"
1. Due modi diversi di presentare un rapporto
2. "D'après mon expérience que je ne prétends point donner pour preuve de la vérité...": dal particolare al generale
3. "J'admets donc l'Union de l'Ame et du Corps, et leur influence réciproque comme un phénomène dont j'étudie les Loix et dont je fais profession d'ignorer profondément le comment"
3.1. Anima e corpo nell'Essai analytique
3.2. L'unione di anima e corpo
4. Il linguaggio "parallelista" nell'Essai analytique e nelle note del Cahier biraniano
Note
4. Il tema dei rapporti di "physique" e "moral" nelle "Notes sur l'influence des signes"
1. L'analisi delle nozioni morali alla luce dell'influenza del corpo sulla vita mentale
1.1. La funzione dei segni nell'Essai sur l'origine des connaissances humaines
1.2. Cosa pensa Biran del progetto condillachiano e lockiano di una riforma linguistica
1.3. La novità dell'analisi biraniana delle nozioni morali
1.4. "La morale est-elle susceptible de démonstration rigoureuse?"
2. "J'examinerai... en général à quoi peuvent se réduire toutes les opérations volontaires de l'entendement humain"
3. La ricerca dei rapporti di "physique" e "moral", "trait d'union" fra morale e psicologia
Note
5. "Physique" e "moral" nel "Mémoire sur l'influence de l'habitude sur la faculté de penser"
1. Sensibilità e motricità nel Mémoire sur l'habitude
1.1. L'ambiguità del termine "sensation"
1.2. "Je distingue toutes nos impressione en actives et passives": le sensazioni e le percezioni
1.3. Il duplice significato del termine "sensation"
1.4. La distinzione tra "faculté de sentir" e "faculté de mouvoir"
1.5. La coppia "physique" e "moral" nel Mémoire sur l'habitude
1.6. Il valore metodologico del binomio "physiquemoral"
2. Il valore semantico delle nozioni di "sentiment de l'existence" e "sentiment de l'áme" nel Mémoire sur l'habitude
2.1. Il sentimento dell'esistenza
2.2. "Les sentiments de l'áme"
2.2.1. Il termine generale "sentiment"
2.2.2. La definizione dei sentimenti in rapporto al "moral"
2.2.3. Le ambiguità della nozione di "sentiments de l'áme"
2.2.4. La definizione dei sentimenti morali in
rapporto ai concetti di "physique" e "moral" 2.2.5. Le cause teoriche dell'ambiguità terminologica del concetto di "sentiment de l'áme"
2.2.6. Attività volontaria e sentimenti
2.2.7. Il potere "exeitatif" dei segni linguistici
dei sentimenti
Note
Conclusione
Note
Indicazione bibliografiche
Indice dei nomi


Contributi:

Collana: Dipartimento di filosofia dell'Universita' di Parma

Livello: Studi, ricerche